KEPLER 452

Coprifuoco.
Spedizioni notturne per città deserte






uno spettacolo di Kepler-452
una produzione di Stagione Agorà

drammaturgia di Enrico Baraldi, Nicola Borghesi, Riccardo Tabilio
con Nicola Borghesi
e gli artisti ospiti: Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Francesca Pennini, Lodo Guenzi, Marco D’Agostin
audio Riccardo Tabilio
coordinamento Michela Buscema

foto Michele Lapini
a cura di Agorà / Liberty / Kepler-452
sostenuto da Unione Reno Galliera
con il contributo della Regione Emilia-Romagna
con la collaborazione di Arci Bologna




Coprifuoco // Spedizioni notturne per città deserte si propone come un’azione performativa urbana originale aperta a più spettatori, che sfrutta lo strumento della trasmissione digitale in remoto in modo creativo e sorprendente, e non come ripiego della fruizione in presenza. Rappresenta il secondo capitolo di una collaborazione tra due realtà – Agorà e Kepler-452 – in ascolto del territorio e delle comunità e, come la precedente produzione – Lapsus urbano // Il primo giorno possibile – ha un’attenzione specifica nei confronti della pandemia e dei suoi effetti sociali, economici, culturali.
Nicola Borghesi – Kepler-452 veste i panni dell’attore-rider per incontrare alcuni ospiti speciali – uno per ogni serata – e creare insieme la drammaturgia di un viaggio notturno per città deserte e desolate, alla scoperta di luoghi e itinerari insoliti, con l’obiettivo di recapitare un dono prezioso e simbolico ad un destinatario scelto dall’ospite.
“Nel corso dell’attuale pandemia, gli italiani sono stati protagonisti di una vasta migrazione di massa: una migrazione mai vista, tanto enorme quanto silenziosa. Dagli spazi delle proprie città – spazi di aggregazione, di attività e di inattività, spazi di conflitto  – le misure prese per arginare le «ondate» del virus ci hanno richiesto di rinchiuderci nelle nostre case. Lo spazio pubblico, il fuori, è rimasto come spazio per il lavoro, in parte per la scuola, massimamente per il commercio: spazio per scambi e transazioni. La notte in particolare, privata delle piazze, di cinema e teatri, è diventata un territorio semideserto, i cui abitanti sono in costante movimento: i rider, sulle loro biciclette e nelle loro giacche a vento sgargianti se ne sono appropriati.
In Coprifuoco // Spedizioni notturne per città deserte, abbiamo deciso di entrare nella notte del coprifuoco, di attraversarla mimetizzandoci da corrieri, nel tentativo di creare un ponte tra il presente domestico degli spettatori e la città che hanno dovuto evacuare. ll viaggiatore del coprifuoco – mimetizzato tra gli altri rider – è connesso agli spettatori della performance: ne è in qualche modo lo sguardo, è la loro finestra sulla città e sulla notte.  A guidarci in queste spedizioni un artista abitante della città che attraversiamo. Insieme – il nostro viaggiatore e l’artista ospite – racconteranno alcuni luoghi che sono stati spenti, desertificati, abbandonati; di altri immagineranno il futuro possibile. Sullo sfondo, una domanda che non smette di inquietarci: ci incontreremo? Siamo ancora capaci di farlo? Lo siamo mai stati?”

Coprifuoco nasce dalla solida collaborazione tra Kepler-452 e Agorà, in Lapsus Urbano // Il primo giorno possibile, spettacolo di Kepler – 452 prodotto da Agorà e che ha debuttato in Piazza della Pace a Castel Maggiore e in Piazza Maggiore a Bologna il 15 giugno 2020 data scelta volutamente come ‘primo giorno possibile’ della riapertura dei teatri dopo il lockdown – e poi distribuito in tutta Italia.
La genesi di Coprifuoco è legata allo sviluppo del più recente lavoro di Kepler-452, Consegne, nel quale un attore-rider attraversa una città in bicicletta per effettuare una consegna, di volta in volta, ad un unico spettatore. Instant show scritto in poche settimane – all’alba della seconda ondata di chiusure – Consegne ha debuttato a Bologna il 19 novembre 2020 come operazione artistica «corsara». Su questo terreno matura Coprifuoco, grazie al dialogo tra la compagnia e Elena Di Gioia nel desiderio di espandere collettivamente e artisticamente questa esperienza: coinvolgendo un artista ospite e moltiplicando pubblico, destinatari e città, permettendo agli spettatori di partecipare.
L’attore rider di Coprifuoco attraverserà le città in cui gli artisti ospiti risiedono: Imola con Randisi e Vetrano, Bologna con Lodo Guenzi e Marco D’Agostin, Ferrara con Francesca Pennini, alla scoperta di una mappa condivisa di dialoghi e luoghi.